Spesso le cose sono più semplici del suono del loro nome. Questo vale per molte cose e sicuramente vale per i farmaci di importazione parallela. Nei hai mai sentito parlare? In farmacia si possono chiedere farmaci originali, quelli generici ma con lo stesso principio attivo e quelli di importazione parallela.
Importazione parallela è una legittima e legale forma di scambio, che può avvenire tra gli stati membri dell’Unione Europea. È regolamentata da articoli 30-36 del trattato CEE e sul D.M. 29 agosto 1997 “Procedure di autorizzazione all’importazione parallela di specialità medicinali per uso umano”. Questo trattato concede di importare farmaci in vendita sul mercato farmaceutico dei paesi CEE e rivenderli in Italia, seguendo ovviamente una procedura determinata.
La prima domanda che sorge spontanea è, probabilmente, perché occuparsi di importazione parallela.
Si tratta di una precisa scelta imprenditoriale e commerciale di Gekofar che sposa alcuni valori molto importanti per noi. In primis, mettiamo la possibilità di fornire un farmaco a un prezzo più competitivo, sia per il farmacista che per il consumatore finale. In secondo luogo, occuparci di Importazione Parallela ci ha dato la possibilità di creare un network di persone, capaci di condividere con noi alcuni punti importanti. Sostenibilità e accessibilità al primo posto. Voglia di fare rete quasi a pari merito.
In un mondo in cui la regola primaria sembra essere “the winner takes it all”, fare un passo indietro – ma solo formalmente – e osservare più l’insieme delle cose che il singolo obiettivo è un qualcosa di fondamentale. Permette di avere un panorama più grande e più preciso davanti agli occhi, dove chi vende e chi acquista non sono due ruoli uno subordinato all’altro bensì due parti che possono essere equiparate.
Qualità, sicurezza, informazione, rete: ecco i quattro pilastri dell’Importazione Parallela secondo Gekofar.